La tragedia di Ramponio-Verna è un evento che ha segnato profondamente la storia di questa piccola comunità prealpina. Ottant’anni fa, quattro ragazzi persero la vita per mano di un milite della Decima Mas, in un episodio che ancora oggi viene ricordato con dolore e commozione.

La storia di Ramponio-Verna è legata a episodi di ribellione e di lotta per la libertà, come la resistenza antinapoleonica del 1806 e la lotta di liberazione dal nazi-fascismo durante la Seconda Guerra Mondiale. Il sacrificio di uomini come il parroco Passerini e il sindaco Molciani, decapitati per aver difeso la propria terra e la propria libertà, è un esempio di coraggio e determinazione che ha segnato la memoria di questo luogo.

Ma la tragedia più grande si è consumata il 4 novembre 1944, quando quattro ragazzi del paese sono stati uccisi in modo assurdo e ingiusto. Il camion carico di riso, donato dalla generosità di un facoltoso proprietario di risaie, è diventato teatro di un dramma che ha sconvolto la comunità. Il giovane milite della Decima Mas, spaventato e confuso, ha aperto il fuoco senza motivo, uccidendo tre degli uomini a bordo del camion.

La memoria di quei ragazzi e della tragedia che li ha colpiti è ancora viva a Ramponio-Verna, custodita nelle testimonianze di chi ha vissuto quei momenti drammatici. È importante ricordare queste storie, per non dimenticare il sacrificio di chi ha lottato per la libertà e la giustizia, e per tramandare alle future generazioni il valore della pace e della solidarietà.

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