Moroni: la sicurezza dei capotreni deve essere una priorità
L’aggressione subita dal capotreno di Genova è solo l’ultima di una lunga serie di episodi simili. È incredibile come, nonostante gli appelli e le denunce, la situazione non sia cambiata negli ultimi anni. Come ricorda Loris Perin, già capotreno di Trenord, anche lui vittima di violenza, è necessario che vengano prese misure concrete per garantire la sicurezza di chi lavora sui treni.
Le condanne devono essere più severe, il carcere deve essere una vera minaccia per chi commette atti di violenza nei confronti del personale ferroviario. È inaccettabile che i capotreni vengano considerati solo dei numeri, anziché persone che svolgono un lavoro importante e rischioso ogni giorno.
È giusto che si pensi ai passeggeri e ai loro problemi, ma non bisogna dimenticare che anche il personale viaggiante ha bisogno di protezione. È fondamentale che i poliziotti siano in grado di difendere se stessi e gli altri senza doversi giustificare per aver fatto il loro dovere.
Le stazioni devono essere sicure 24 ore su 24, non solo durante determinati orari. Non possiamo permetterci ulteriori episodi di violenza e aggressioni. È ora di agire, di prendere misure concrete per garantire la sicurezza di tutti coloro che lavorano sui treni.
La mail di Gabriele Moroni è un grido di aiuto, un appello a non dimenticare i rischi che i capotreni corrono ogni giorno. È necessario che le istituzioni prendano sul serio questa situazione e agiscano per garantire la sicurezza di chi svolge un lavoro così importante per la nostra società.