Migliaia di persone hanno letto la lettera di Sara Toffanin in cui viene raccontato il passaggio tra la Como di quando era bambina in quella che – pur conservando alcuni caratteri essenziali -… Leggi tutta la notizia.
La storia di Sara Toffanin ha emozionato e colpito moltissime persone che hanno letto la sua lettera. In essa, Sara racconta il passaggio dalla Como della sua infanzia a quella attuale, che pur conservando alcuni caratteri essenziali, è cambiata nel corso degli anni.
La Como di una volta, con la sua lattaia, il tabaccaio Pietrino e la Birreria 35, era il mondo di Sara, un luogo che lei conosceva bene e che le era familiare. Oggi, tornando a Como, si sente come una turista qualsiasi, scoprendo una città diversa da quella che ricordava.
Ma non è solo la città a essere cambiata, anche la funicolare Como – Brunate, che compie 130 anni, rappresenta una croce e delizia per i residenti, che lamentano il troppo afflusso di turisti.
In mezzo a tutto questo cambiamento, ci sono persone come don Marco Casale, neo-pastore di Gavirate, che credono che insieme sia più bello affrontare le sfide della vita.
La storia di Sara Toffanin ci ricorda che il passare del tempo porta inevitabilmente dei cambiamenti, ma è importante mantenere vivo il ricordo di ciò che eravamo e di come eravamo. Come lei stessa scrive, la sua Como segreta e immutata nel tempo, sconosciuta ai turisti, che la domenica profuma di caldarroste, è un tesoro da custodire gelosamente.
In un mondo in continua evoluzione, è importante non dimenticare le nostre radici e la nostra identità, per non perdere di vista chi siamo veramente.