La banda di usurai di Limbiate ha visto ridotte le pene di un terzo in Appello. Questo gruppo criminale era stato arrestato nel 2022, dopo un’indagine che era partita da un blitz dei Carabinieri nel 2019. Durante quel blitz erano stati sequestrati soldi e orologi costosi, che avevano portato alla scoperta di un giro di usura legato alla famiglia Bombaker, di origini libiche ma naturalizzata italiana da generazioni.

In primo grado, a novembre 2023, erano stati due gli imputati che avevano patteggiato le pene, mentre tre avevano scelto il rito abbreviato. Le condanne erano state piuttosto pesanti, con pene che andavano da un anno e quattro mesi a quasi dieci anni per estorsione. Tuttavia, in Appello le pene sono state ridotte, con il soggetto più in vista dell’inchiesta che ha visto la sua condanna passare da nove anni e 8 mesi a sei anni e mezzo.

Le vittime di questo giro di usura erano almeno dieci, tra cui un piccolo imprenditore dipendente dalla cocaina e un giovane di 22 anni costretto a sborsare una somma considerevole a fronte di un debito iniziale di droga. Le minacce rivolte alle vittime erano agghiaccianti, con gli strozzini che arrivavano anche a minacciare di fare del male ai familiari delle persone indebitate.

Ora, con le pene ridotte in Appello, la banda di usurai di Limbiate dovrà affrontare le conseguenze delle proprie azioni. Speriamo che giustizia sia fatta per tutte le vittime coinvolte in questa vicenda.

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