Le indagini sulla presunta corruzione urbanistica a Usmate Velate sono giunte a termine e il pubblico ministero della Procura della Repubblica di Monza, Carlo Cinque, ha chiesto il rinvio a giudizio per tutti gli indagati. Si tratta di otto imprenditori e l’ex capo ufficio tecnico comunale, accusati di corruzione, emissione di fatture false e frode fiscale. Secondo l’accusa, tutti sarebbero coinvolti in vario modo per tangenti nell’urbanistica della città.

Lo scandalo è emerso lo scorso 29 aprile, quando le autorità hanno eseguito le ordinanze di custodia cautelare per tre persone in carcere e sei ai domiciliari. L’ex responsabile dell’Ufficio tecnico è accusato di aver intascato circa 200mila euro in un paio di anni per pratiche edilizie ritenute oggetto di corruzione. L’accusa sostiene che ci sia stata una trasformazione della destinazione urbanistica di alcune aree, con un aumento del loro valore economico.

Gli arrestati sono accusati di aver creato un sistema corruttivo a beneficio del funzionario pubblico. L’udienza preliminare non è ancora stata fissata, ma con la conclusione delle indagini, gli arresti sono stati revocati per tutti gli imputati tranne che per l’ex funzionario comunale, a cui sono stati concessi gli arresti domiciliari.

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