A Bergamo c’è una tendenza piuttosto discutibile: quella di chiudere o recintare luoghi pubblici per difenderli dagli “indesiderati”. Questo problema si è manifestato anche al Teatro Donizetti, dove la Fondazione che gestisce la struttura ha deciso di installare due cancellate per impedire l’accesso improprio e mantenere il decoro e l’igiene sotto le colonne del teatro.

L’obiettivo è quello di porre fine ai bivacchi, alle toilette a cielo aperto, ai rifiuti e alla sporcizia lasciati da chi frequentava indebitamente i colonnati. Anche in passato, una recinzione era stata eretta per porre fine allo stazionamento inopportuno di alcune persone.

La Fondazione Donizetti sta lavorando con la Soprintendenza per trovare una soluzione adeguata, senza intaccare le aree esterne del teatro. L’assessore alla Riqualificazione urbana ha confermato che non ci sarà una recinzione esterna al teatro e che l’impegno di spesa sarà di circa 20 mila euro, con il sostegno del Comune.

Il direttore della Fondazione ha dichiarato che la situazione di degrado nella zona è diventata insostenibile, con i colonnati e gli androni utilizzati come latrine. Un episodio di incendio di coperte utilizzate dai senzatetto ha reso evidente la necessità di intervenire.

Sebbene la scelta di chiudere i colonnati sia comprensibile, non è detto che risolverà il problema. Spesso, alzando cancellate si spostano solo di pochi metri. È importante trovare soluzioni più efficaci e sostenibili per garantire la sicurezza e il decoro dei luoghi pubblici.

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