Ieri si è svolto l’interrogatorio di convalida dell’arresto del giovane di diciannove anni accusato di aver ucciso Sara Centelleghe, la giovane di Costa Volpino assassinata la scorsa settimana. Secondo l’avvocato d’ufficio, il ragazzo non riesce a capire il motivo per cui ha commesso un tale gesto e si trova molto provato e pentito.

L’interrogatorio si è tenuto in una stanza del reparto di psichiatria dell’ospedale Papa Giovanni di Bergamo e al termine la giudice ha convalidato l’arresto. Il ragazzo dovrà rimanere in ospedale per un mese prima di essere trasferito in carcere.

Durante le indagini è emerso che nel suo appartamento è stata trovata una quantità di marijuana, che potrebbe essere stata il motivo scatenante del delitto. Gli inquirenti ipotizzano che la droga fosse destinata ad uno scambio con l’amica diciassettenne di Sara, con cui aveva trascorso del tempo prima dell’accaduto.

Il ragazzo aveva invitato l’amica di Sara a scendere nel porticato del palazzo, ma poi era salito nei box interrati per evitare di incrociarla. Una volta dentro l’appartamento, ha cominciato a cercare la droga e i rumori hanno svegliato Sara, che ha reagito urlando. Questa reazione potrebbe aver scatenato l’omicidio.

Si tratta di un caso molto delicato e doloroso, che ha sconvolto l’intera comunità. Resta ora da capire cosa possa aver spinto il giovane a compiere un gesto così terribile e irreparabile.

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