Stefano Colombo, un uomo di 38 anni di origine tunisina, si trova attualmente in carcere con l’accusa di aver dato fuoco al suo fratello durante una lite a Busto Arsizio. La vittima, con gravi ustioni sul 70% del corpo, ha indicato lui come responsabile, ma Colombo ha scelto di non parlare davanti al giudice durante l’udienza di convalida.

La vicenda ha sconvolto la comunità del quartiere Madonna Regina a Busto Arsizio e si è svolta nella serata di venerdì in un appartamento di via Sciacca. Una lite tra i due fratelli è degenerata quando il fratello più giovane avrebbe cosparso il 46enne di benzina e appiccato il fuoco.

Nonostante le condizioni critiche, la vittima è riuscita a pronunciare poche ma decisive parole accusando il fratello come autore del gesto. Stefano Colombo ha sostenuto una versione diversa, ma ha scelto di non confermarla davanti al giudice mantenendo un assoluto silenzio.

L’avvocato difensore, Enza Mollica, ha assistito il 38enne durante l’udienza, ma l’atteggiamento riservato del suo assistito e la gravità delle accuse hanno portato alla decisione del giudice di mantenerlo in stato di detenzione. Nel frattempo, le indagini proseguono e l’intera comunità attende con apprensione gli sviluppi e le condizioni di salute della vittima, per la quale la prognosi resta riservata.

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