Statua della Madonna decapitata e danneggiata nel cortile interno dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Gallarate. Questo è il triste scenario che si è presentato questa mattina, 15 aprile. Purtroppo, si tratta dell’ennesimo atto vandalico compiuto all’interno della struttura sanitaria della città, dove i furti, le intrusioni e le violenze sono all’ordine del giorno, specialmente durante le ore notturne. La situazione è diventata così critica che presto verrà aperto un presidio fisso di polizia proprio per cercare di arginare questi continui fenomeni.

Il gesto è ancora più grave perché prende di mira un oggetto sacro, un’immagine della Vergine Maria alta circa un metro, che si trovava nella cappella esterna del Sant’Antonio Abate, poco lontano dall’ingresso del Pronto Soccorso. La donna che da anni se ne prendeva cura ha portato i cocci in sagrestia e ha posato un’immaginetta della Madonna nello spazio lasciato vuoto. Sul posto è arrivato anche il cappellano dell’ospedale, don Andrea Florio, assicurando che la statua verrà sistemata e che presto tornerà al suo posto.

Al momento, il responsabile di questo gesto vile e senza senso non è ancora stato individuato. Speriamo che le autorità competenti facciano il possibile per far luce su questa vicenda e per garantire la sicurezza all’interno dell’ospedale. Inoltre, è importante che tutti noi ci rendiamo conto dell’importanza di rispettare gli oggetti sacri e di non compiere atti vandalici che possono arrecare danni non solo materiali, ma anche spirituali. La statua della Madonna decapitata rappresenta un duro colpo per la comunità di Gallarate, ma dobbiamo continuare a pregare e a sperare che episodi del genere non si ripetano più.

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