Una giostra del luna park è stata rimossa dalla piazza perché troppo ingombrante e ciò ha causato una controversia insolita e clamorosa con il Comune, che è stato portato davanti ai giudici del Tar dall’operatore. Ora, tuttavia, la giustizia amministrativa si è pronunciata e ha dato ragione all’Amministrazione municipale.
Il ricorso è stato presentato a marzo da un privato che di solito partecipa al parco dei divertimenti a novembre, durante la fiera autunnale, e ha chiesto l’annullamento del provvedimento di diniego per l’installazione dell’attrazione “Volo di rondine” sia per l’edizione dello scorso anno che per quella successiva. In realtà, la richiesta è stata accolta nel 2021 solo perché, spiegano dal Comune, gli spazi erano organizzati diversamente a causa della pandemia e il numero di giostre presenti era molto inferiore rispetto al solito.
Tuttavia, quando si è tornati alla normalità, il diniego è arrivato perché si creavano strozzature nei passaggi causate proprio dal “Volo di rondine”. Da qui la necessità di chiedere un parere al Tar, che ha dato ragione al Comune. “L’installazione della nuova attrazione è incompatibile, a causa delle sue dimensioni rilevanti, con l’organizzazione degli spazi all’interno del luna park e con le esigenze di sicurezza rappresentate dall’Amministrazione, alla quale non sono stati trasmessi i documenti predisposti dal tecnico della parte ricorrente per le valutazioni necessarie”, spiegano i giudici amministrativi, che citano anche il regolamento comunale per la concessione delle aree per gli spettacoli itineranti, ribadendo che “la priorità derivante dall’anzianità di partecipazione alla fiera è prevista solo se viene utilizzato lo stesso tipo di attrazione”.