L’aeroporto di Orio al Serio ha registrato numeri da record nelle ultime due settimane, grazie ai ponti del 25 aprile e dell’1 maggio, che hanno spinto molti a concedersi delle brevi vacanze. Tuttavia, questo ha portato anche ad acuire problemi già esistenti, come la carenza di personale per la Polizia di frontiera che opera all’aeroporto di Bergamo, con conseguenti lunghe code all’area arrivi extra Schengen.

Un lettore ha scritto alla redazione per denunciare una situazione vissuta di persona: “Mi metto in coda al controllo documenti con altri cerca 200 passeggeri, il volo è perfettamente in orario (ore 17) e attendiamo in coda 20 minuti perché nei box di controllo non ci sono ancora i poliziotti addetti al controllo. Solo alle 17.25 arrivano due agenti che iniziano i controlli, ma la fila avanza con grande lentezza e la gente in coda inizia a protestare”.

Un’altra lettrice ha invece denunciato la situazione vissuta la sera del 30 aprile: “Denuncio quanto accaduto stasera all’aeroporto di Bergamo: oltre 600 persone accalcate al controllo passaporti agli arrivi. Il nostro aereo è atterrato alle 22.30, la cosa si é protratta per almeno un’ora e mezza; solo due poliziotti al controllo, su sei potenzialmente disponibili; scene da film, con bambini che vomitano, donne incinta che si sentono svenire, donne anziane che hanno bisogno di sedersi; la folla che inizia giustamente a scaldarsi e a urlare cori da stadio”.

La carenza di personale per i controlli all’area extra Schengen è un problema che esiste da tempo e che dipende dal Ministero, non dalla gestione dello scalo. Tuttavia, l’aumento del numero di viaggiatori che transitano per l’aeroporto di Orio al Serio potrebbe peggiorare la situazione se non si trova una soluzione. È importante, quindi, che l’aeroporto sia in grado di mantenere degli alti standard di “ospitalità” per i viaggiatori, soprattutto in vista delle previsioni di un anno da record.

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