Arpa Lombardia ha confermato la presenza di diossine nell’aria durante l’incendio avvenuto il 22 gennaio a Cavenago di Brianza, alla Planet Farms. Le analisi effettuate dal laboratorio di Arpa Lombardia hanno rilevato un valore di diossine pari a 0,98 picogrammi/metro cubo, indicando un’alterazione della qualità dell’aria in linea con quanto prodotto normalmente dagli incendi. Secondo le Linee Guida dell’OMS per l’Europa, concentrazioni superiori a 0,3 pg/m3 indicano la presenza di una sorgente locale che necessita di essere individuata e controllata, come in questo caso l’incendio.
Il direttore generale dell’Agenzia, Fabio Cambielli, ha elogiato l’azione di coordinamento delle Prefetture e la collaborazione con il Prefetto di Monza e il sindaco di Cavenago durante l’emergenza. Durante l’incendio, i tecnici di Arpa Lombardia hanno effettuato misurazioni rapide sul campo in sinergia con i Vigili del fuoco, rilevando una lieve tossicità dovuta ai classici inquinanti della combustione. Questo è stato possibile grazie al contributo del nucleo NBCR dei Vigili del fuoco.
Il direttore generale ha concluso che la precauzione di non stare all’aria aperta o chiudere le finestre lungo la direzione dei fumi dell’incendio previene l’inalazione accidentale degli inquinanti. Tuttavia, questa precauzione diventa inutile una volta che la fonte di emissione, ovvero l’incendio, si è spenta.
Per quanto riguarda gli Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA), la concentrazione nel primo filtro è di 0,59 nanogrammi/metro cubo, in linea o inferiore con quanto misurato in aree simili della regione in questo periodo dell’anno non coinvolte da incendi.