La scorsa settimana, gli studenti della scuola media “Pietro Verri” di Biassono hanno avuto l’onore di incontrare la nipote del giudice Paolo Borsellino, Roberta Gatani. Durante l’incontro, Roberta ha raccontato la storia del suo zio, un uomo coraggioso e determinato, che ha perso la vita in un attentato terroristico-mafioso nel luglio del 1992.

Il giudice Borsellino era un uomo che amava la vita e aveva un forte senso del dovere. Dopo la sua morte, la famiglia ha deciso di continuare il suo impegno per la legalità e la giustizia, creando la “Casa di Paolo” a Palermo. Questo luogo storico è diventato un punto di riferimento per i giovani del quartiere Kalsa, offrendo loro un’alternativa alla strada e alla criminalità organizzata.

Durante l’incontro, è stato presentato anche il libro “Cinquantasettegiorni”, scritto da Roberta Gatani in memoria dello zio. Il libro racconta i 57 giorni che hanno preceduto la tragica morte del giudice Borsellino, giorni in cui lui sapeva di essere in pericolo ma non è stato protetto dalle istituzioni.

L’incontro è stato un’occasione per gli studenti di conoscere la storia di un uomo coraggioso e di riflettere sull’importanza della legalità e della lotta alla mafia. Alla fine dell’incontro, sono stati donati a Roberta due ritratti di suo zio, realizzati dagli studenti della scuola.

Questo evento speciale è stato organizzato dal professor Vincenzo Roberto e ha ricevuto il sostegno dell’assessore all’Istruzione e della consigliera comunale. Gli studenti hanno potuto anche visitare la mostra “1, 10, 100 agende rosse, quale democrazia”, dedicata alle vittime delle mafie.

L’incontro è stato un momento emozionante e significativo per tutti i presenti, che hanno potuto imparare e riflettere sulla importanza della legalità e della memoria delle vittime della mafia.

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