Dopo aver aperto con successo un negozio di body piercing a Seregno nel 2020, la piercer professionista Sara Bellani aveva pianificato di aprire una nuova attività nella bergamasca, a Seriate, all’inizio del 2024. Tuttavia, a causa di una variante al Piano di Governo del Territorio che escludeva le nuove attività di tatuaggi e piercing dal centro storico, la proprietaria si è vista negare la Scia per l’apertura del suo negozio.

Nonostante ciò, Bellani non si è arresa e ha deciso di fare ricorso al Tar, il quale ha dato ragione alla piercer professionista. La sentenza ha sottolineato che l’amministrazione non ha il compito di stabilire gerarchie tra le attività economiche e che spetta al mercato premiare le imprese in grado di soddisfare le esigenze dei clienti.

La decisione del Tar ha permesso a Sara Bellani di realizzare il suo progetto imprenditoriale a Seriate, consentendole di portare avanti la sua attività artigianale senza discriminazioni ingiustificate. La proprietaria ha investito tempo e risorse per allestire il locale e poter così offrire i suoi servizi ai clienti.

Questa vicenda dimostra l’importanza della difesa dei diritti degli imprenditori e delle imprese, garantendo loro la possibilità di operare in un contesto equo e libero da discriminazioni. Sara Bellani ha dimostrato con determinazione che la lotta per la giustizia e l’uguaglianza è un valore imprescindibile per la crescita e lo sviluppo delle attività economiche locali.

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