La notte del 22 gennaio 2021 è stata una notte densa di tensione a Varese. Una folla di forze dell’ordine si è riunita fuori dal carcere dei Miogni a causa di disordini che avevano messo a soqquadro il penitenziario cittadino. Il bilancio delle indagini ha portato 28 persone davanti a un giudice, accusate di devastazione e saccheggio, istigazione a delinquere e resistenza a pubblico ufficiale. La maggior parte di queste persone erano stranieri e non italiani.

L’udienza di fronte al giudice per l’udienza preliminare di Varese è stata aggiornata al 21 aprile. Molti reati potrebbero essere riqualificati, con alcune posizioni che potrebbero andare verso un patteggiamento. La protesta ha riportato alla luce un mondo nascosto, quello dei detenuti, che vengono privati della libertà e spesso sottoposti a condizioni di sovraffollamento.

Ad oggi, il carcere dei Miogni, che risale al 1893, conta 91 detenuti contro i 53 posti regolamentari. La protesta è stata sedata grazie all’intervento di agenti e carabinieri, ma evidenzia ancora una volta come il trattamento dei detenuti debba essere ripensato.

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