Tragedia nel lago di Garda: la prima vittima dell’anno.
Nella triste notte di Venerdì, è deceduto Federico Nardi, il 39enne di Napoli che si era sentito male mentre faceva il bagno nella spiaggia di Salò sulla riva del lago di Garda. Il trattamento di circolazione extracorporea effettuato dai sanitari non è servito a nulla, poiché Nardi non ha mai ripreso conoscenza dopo essere stato portato in superficie dai soccorritori.
La tragedia si è consumata in pochi istanti intorno alle 17.30 mentre Nardi era in compagnia di un amico. Quest’ultimo ha lanciato l’allarme dopo averlo visto in difficoltà e inabissarsi. Le urla hanno attirato l’attenzione di tre passanti che si sono tuffati per cercare il malcapitato scomparso in acqua. Con loro anche un militare della Guardia Costiera che ha prima dato l’allarme alla sala operativa per far intervenire l’unità Sar e il 118, e poi si è gettato in acqua anche lui.
Il bagnante individuato sul fondale è stato portato in superficie dal militare della Guardia Costiera che lo ha trasportato sulla spiaggia iniziando le prime attività di rianimazione, manovre che hanno fatto riprendere il battito cardiaco e alimentare la speranza. Purtroppo, il decesso di Federico Nardi è il primo della stagione, e l’auspicio è che non si raggiungano i picchi del 2022 quando i recuperi effettuati dalla Guardia Costiera di Salò dopo annegamenti accidentali furono una quindicina.
La causa dei decessi è da ricondursi per malore e successivo annegamento, dovuto spesso al fenomeno dell’idrocuzione, colpo apoplettico causato dallo sbalzo termico dell’immersione in acqua.
Pertanto, è necessario osservare la massima prudenza quando ci si immerge nelle acque del lago di Garda, soprattutto considerando il caldo anticipato che invoglia già ai primi tuffi.