Un gruppo di cinque imputati è stato portato alla sbarra per presunta truffa riguardante falsi incidenti stradali e richieste di risarcimento di danni mai avvenuti. Tre carrozzieri di Besana in Brianza sono coinvolti nel processo e si sono resi colpevoli di avere emesso fatture per lavori mai eseguiti. La compagnia assicuratrice UnipolSai spa è stata truffata per un totale di centomila euro. L’indagine ha portato alla luce il modus operandi del gruppo, che includeva l’apertura di pratiche relative a piccoli sinistri e il ruolo dell’impiegata dell’assicurazione, che aveva il compito di intercettare e fare sparire le lettere attraverso le quali Unipol comunicava ai clienti che era in corso la pratica per la riparazione dei danni dell’incidente, in modo da non far sorgere alcun sospetto. I titolari delle carrozzerie che provvedevano alla sostituzione dei cristalli emettevano le fatture per ottenere dall’assicurazione gli importi di lavori che in realtà non erano mai stati eseguiti. Una lettera, però, era arrivata comunque ad un cliente, che aveva fatto partire gli accertamenti successivamente confermati dal detective, che deve essere sentito come testimone al processo alla prossima udienza. La dipendente dell’agenzia di Vimodrone e il titolare di un centro cristalli a Bresso hanno già patteggiato la pena. Ora, davanti ai giudici monzesi si trovano alcuni loro parenti e altri presunti complici. Le parti offese individuate, residenti sia in Brianza che nell’hinterland milanese, sono circa una trentina, ma nessuno si è costituito parte civile poiché quando il raggiro è venuto alla luce, non avevano subito alcuna perdita.

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