Un muratore di 42 anni della Bassa Bergamasca, B.I., è stato condannato dalla corte d’appello di Milano a 7 anni e 6 mesi di reclusione per abusi sessuali ai danni di una 14enne che all’epoca dei fatti abitava in una località tra Melegnano e Mediglia. La tesi della procura di Lodi è stata confermata e l’imputato, che era stato condannato nel novembre del 2021 a 9 anni di reclusione, dovrà scontare la pena in carcere.

Secondo l’accusa, l’uomo si sarebbe avvicinato alla preadolescente approfittando della sua fragilità, causata dalla separazione dei genitori, e avrebbe convinto la ragazza a compiere atti sessuali per un periodo di otto mesi. Quando la giovane avrebbe cominciato a ribellarsi, sarebbe stata anche schiaffeggiata. La madre della vittima si sarebbe fidata di quell’uomo, che si era offerto di aiutare la ragazzina a fare i compiti, sperando che potesse colmare la mancanza della figura genitoriale.

Gli incontri che sarebbero stati l’occasione degli abusi sarebbero avvenuti anche a casa di parenti di lui, in occasione di festicciole tra famiglie. La madre aveva colto segni di disagio nella figlioletta e l’aveva portata da una psicologa e poi convinta a denunciare. Le due donne si sono costituite parte civile e hanno ottenuto una provvisionale di 60mila euro.

Le prime “avances” sarebbero arrivate appena prima che la ragazza compisse i 14 anni. L’imputato si dice ancora non colpevole, ma i racconti della giovane, ora maggiorenne, sono stati ritenuti attendibili da esperti. L’uomo è stato anche sottoposto a molte sanzioni accessorie tra cui l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. La pm Alessia Rosanna Menegazzo, che aveva coordinato l’indagine dei carabinieri della compagnia di San Donato Milanese, è poi passata nel pool “fasce deboli” della Procura di Milano.

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