A Monza è stato scoperto un allevamento illegale di capi di pollame all’interno di un appartamento. Tutto è partito da una segnalazione alla sala operativa della Questura da parte di un residente che ha sentito dei strani versi provenienti da tre scatoloni trasportati da un uomo dello Sri Lanka. Gli agenti delle Volanti hanno trovato all’interno delle scatole una ventina di volatili tra quaglie, galli e polli, tutti stipati in maniera inverosimile. L’uomo ha detto di avere appena acquistato i volatili da un suo connazionale inquilino in un appartamento dello stabile, per 51 euro.
Una volta nell’appartamento, gli agenti hanno scoperto un vero e proprio allevamento illegale di capi di pollame, con decine di volatili tra polli, galline e quaglie, tutti rinchiusi in scatole di cartone. La casa era invasa da un forte odore di escrementi diffuso fino al pianerottolo dello stabile. L’inquilino, un cittadino italiano di origine srilankese, aveva realizzato un vero e proprio allevamento con compravendita di pollame vivo in casa, rifornendosi da una fattoria nel bergamasco per commercializzare e vendere i volatili ai suoi connazionali.
Complessivamente, gli agenti hanno rinvenuto 39 volatili suddivisi in 5 scatole di imballaggio diverse, tutte prive di qualsiasi requisito che possa garantire benessere agli animali. Riscontrata l’attività commerciale abusiva di vendita di animali vivi tipo pollame, esercitata in un’abitazione in violazione delle norme igienico-sanitarie oltre che in condizione di maltrattamento degli animali, i poliziotti hanno fatto intervenire l’ATS veterinaria da Besana Brianza che, d’accordo con il comune di Monza, ha preso in carico i 60 volatili consegnandoli all’ENPA (Ente protezione animali). L’inquilino è stato segnalato per maltrattamento di animali.