Donna di 32 anni, ricercata per scontare una condanna di 9 anni di carcere, è stata rintracciata in un hotel di Monza. La donna, di origini bosniache, era accompagnata dal suo compagno e si trovava in stato di gravidanza. La segnalazione è stata fatta alla questura di Monza nella notte di giovedì 3 agosto.
Gli agenti dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico-squadra volanti della Questura di Monza si sono recati all’hotel e, dopo ulteriori accertamenti, hanno scoperto che la donna aveva numerosi precedenti di polizia. Dal 2004, aveva commesso numerosi furti, scippi e violazioni in materia di armi e immigrazione. A causa dei continui tentativi di borseggio, le era stato vietato l’accesso alle stazioni e alle metropolitane in diverse città italiane.
Inoltre, la donna aveva fornito false generalità in diverse occasioni, dichiarando di chiamarsi in modo diverso, di essere cittadina bosniaca o francese e di essere nata in luoghi e date diverse. A causa dei molti reati commessi tra il 2004 e il 2022, era stata emessa un’ordinanza di esecuzione penale per una condanna complessiva di 7 anni, 11 mesi e 9 giorni di reclusione e una multa di 4.060 euro. Tuttavia, a causa della sua situazione personale e familiare, non era stato possibile collocarla in una struttura carceraria per scontare la pena residua.
Anche in questa occasione, la donna ha mostrato agli agenti un certificato medico per confermare la sua gravidanza. Dopo gli accertamenti del caso e la comunicazione all’autorità giudiziaria, è stato disposto un nuovo differimento dell’esecuzione della pena residua di 9 anni da scontare.
Questo episodio evidenzia l’importanza di garantire la sicurezza e l’applicazione della legge, anche in casi complessi come quello di una donna incinta con numerosi precedenti penali. La giustizia deve essere equa e rispettare i diritti di tutti, ma è anche fondamentale assicurare che le persone condannate scontino le pene inflitte.