SARONNO – MILANO – Un invito alla vittima a non arrendersi e l’impegno concreto su più fronti “per combattere questa nuova forma di aggressione”. Questi sono i contenuti dell’intervento di Paolo Bocedi, presidente dell’associazione Sos Italia Libera, che si schiera riguardo all’episodio di Danilo, un 19enne aggredito alla stazione Garibaldi di Milano mentre si dirigeva al lavoro a Saronno.
È lo stesso Bocedi a riassumere l’accaduto: “Danilo Shydlovskyi è un ragazzo ucraino di 19 anni. Danilo vive insieme alla madre e a un fratello minore a Cinisello Balsamo. Danilo lavora nell’allestimento di eventi per un’azienda di Saronno. Domenica 6 agosto, alla stazione Garibaldi di Milano, viene circondato da extracomunitari che cercano di rapinarlo dei suoi occhiali e del suo telefono. Lui si oppone ma viene circondato, picchiato e quasi ucciso con un taglierino. All’ospedale Sacco di Milano gli vengono applicati 80 punti di sutura su tutto il corpo, ma il danno peggiore, come potete vedere dalle immagini che pubblico in accordo con la sua famiglia che mi ha contattato tramite Regione Lombardia, è sul suo viso. Probabilmente Danilo resterà sfigurato per tutta la vita”.
Grande è l’amarezza del saronnese: “È impensabile che accadano cose del genere per un vecchio telefono e un paio di occhiali. Non se ne può più di questi sindaci negazionisti che dicono ‘non c’è nessuna emergenza di criminalità extracomunitaria in Lombardia, solo qualche caso isolato'”.
Bocedi ha l’intenzione di rimanere al fianco della famiglia: “La madre di Danilo ieri al telefono piangeva e chiedeva giustizia. Ho già contattato Riccardo De Corato, membro della commissione parlamentare antimafia, l’assessore alla Sicurezza regionale Romano La Russa, Monica Forte, presidente della Commissione speciale Antimafia XI legislatura, e le attuali autorità competenti. Sabato 19 agosto alle 16, a nome di S.O.S Italia Libera, porterò la mia solidarietà a Danilo insieme a molti amici della società civile. ‘Forza Danilo, non mollare!!'”.