“Truffatori derubano anziana signora di 93 anni a Arcore: un nuovo episodio di malvagità nei confronti degli anziani”

Nelle scorse settimane, in pieno centro ad Arcore, una coppia di truffatori ha avvicinato e derubato un’anziana signora di 93 anni, fingendo di chiedere indicazioni stradali per raggiungere la caserma dei carabinieri. Questo incredibile episodio si aggiunge alla lista di truffe subite dalla stessa signora, che nel maggio del 2021 era stata vittima di un’altra clamorosa truffa, durante la quale le erano stati portati via 350 euro in contanti e tutto l’oro che aveva in casa. Questo è un vero e proprio fardello per l’anziana, chiamata a reagire di fronte a danni non solo economici e affettivi, ma soprattutto morali.

A raccontare l’odissea subita dalla 94enne è stata sua nuora, Elena Beretta. Secondo il suo racconto, l’episodio si è verificato in pieno giorno, in una traversa di via Casati, vicino a Largo Arienti. La signora era uscita di casa per recarsi in farmacia quando è stata avvicinata da una coppia che le ha chiesto indicazioni stradali per raggiungere la caserma dei carabinieri. La signora ha gentilmente spiegato loro la strada e, per ringraziarla, la donna l’ha abbracciata calorosamente. In quel momento, la truffatrice, senza farsi notare, le ha abilmente sottratto la catenina che la signora portava al collo. Si trattava di un ricordo di sua sorella, recentemente scomparsa. La signora non si è accorta subito del furto, ma solo quando è tornata a casa.

Purtroppo, l’episodio di questi giorni si aggiunge a un’altra truffa subita dalla pensionata nel maggio del 2021, questa volta di natura telefonica. “Purtroppo si tratta del secondo episodio”, ha continuato la nuora. In quell’occasione, un’altra truffatrice si era finta Elena stessa, chiamando la signora anziana a casa e dicendole di trovarsi in banca e di avere bisogno di soldi per ripianare grossi debiti. Per rendere il raggiro più credibile, aveva coinvolto anche un notaio finto. La truffatrice aveva chiesto alla signora di preparare tutto il suo denaro contante e l’oro, dicendole che un notaio sarebbe passato a prendere tutto direttamente a casa. E così è successo.

Durante la prima chiamata, i truffatori si erano spacciati per funzionari della banca e avevano chiesto alcuni dati personali, tra cui i nomi della nuora e del figlio. Pochi minuti dopo, la signora aveva ricevuto una nuova chiamata, questa volta da una voce femminile che si era spacciata per la nuora. Le aveva detto che lei e suo marito si trovavano in banca e avevano grossi problemi economici. La signora anziana, credendo di parlare effettivamente con la nuora, aveva seguito tutte le istruzioni.

La truffatrice aveva anche chiesto più volte alla signora di rimanere al telefono e di non chiudere la chiamata, al fine di evitare che potesse contattare il figlio o la nuora. Una volta consegnati i soldi al finto notaio, quest’ultimo si era dileguato immediatamente. La signora si era resa conto di non aver messo nel sacchetto una catenina d’oro che era rimasta sul tavolo accanto al telefono. Aveva quindi chiamato suo figlio per dirgli di passare a prenderla. Inizialmente, non avevano capito cosa intendesse, pensando che non stesse bene. Poi hanno compreso cosa era successo. Ho voluto raccontare entrambi gli episodi per mettere in guardia gli anziani.

Questi episodi sono solo due esempi di truffe che colpiscono gli anziani, persone che spesso sono più vulnerabili e facilmente ingannabili. È importante essere consapevoli di queste situazioni e diffidare di persone sconosciute che si avvicinano con scuse e pretesti. Bisogna diffondere l’informazione e proteggere i nostri anziani da questi individui senza scrupoli.

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