Il ponte sul Nevasco a Chiareggio, situato a un’altitudine di 1.612 metri, sarà completato la prossima primavera. La sua costruzione sta diventando sempre più concreta e potrebbe diventare famoso anche per le modalità costruttive impegnative ad alta quota. Si tratta di un’opera realizzata con metodi moderni, ma applicati in un contesto di alta montagna, il che rende la sua realizzazione ancora più complessa.

La strada per raggiungere Chiareggio è asfaltata, ma stretta e piena di tornanti. Quindi, portare le cinque travi prefabbricate fino a Chiareggio è stata un’impresa degna di nota. La strada è stata chiusa al traffico durante il trasporto delle travi, lunghe 12,40 metri e larghe un metro e 20, per motivi logistici e di sicurezza. Le travi, che pesano otto tonnellate ciascuna, sono state posizionate con precisione sugli appoggi del ponte utilizzando una gru con una portata di 90 tonnellate. Una volta completata l’operazione, intorno alle 10 del mattino, la strada è stata riaperta al traffico.

Il ponte sul Nevasco è di grande importanza per la viabilità di Chiareggio. È stato teatro di una tragedia nel 2020, quando un distacco di materiale ha causato la morte di tre persone. Solo un bambino di cinque anni è sopravvissuto. Questa tragedia è rimasta impressa nella memoria dei residenti di Sondrio. Per questo motivo, i lavori al ponte hanno un alto valore simbolico per il sindaco Renata Petrella e l’amministrazione comunale.

I lavori al ponte sono iniziati lo scorso luglio grazie a un finanziamento urgente ottenuto dopo l’evento tragico del 2020. Il ponte in cemento armato è stato costruito a valle del ponte esistente, consentendo così il mantenimento della strada aperta durante i lavori, ad eccezione del trasporto e della posa delle travi. Il cantiere verrà chiuso e messo in sicurezza in vista della stagione invernale e riprenderà appena possibile.

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