Il 35enne Matteo Lombardini, affetto da problemi psichici, è stato interrogato dal gip dopo aver ucciso suo padre e ferito gravemente sua madre il 28 ottobre a Viana. Durante l’interrogatorio di convalida dell’arresto, Lombardini ha dichiarato di sentire delle voci che lo spingevano a uccidere. Il giudice ha quindi convalidato l’arresto e ha disposto il suo collocamento in una casa di cura come misura cautelare. Il suo avvocato ha sottolineato che il suo assistito ha bisogno di cure anziché punizioni. Lombardini stesso aveva chiesto di essere ricoverato quattro giorni prima dell’omicidio, poiché aveva difficoltà a controllarsi e le voci dei suoi genitori lo infastidivano da tempo. Tuttavia, non erano presenti i presupposti clinici per un ricovero e quindi era stato dimesso con una cura e la prescrizione di rivolgersi al Cps. Non è emerso un motivo specifico per l’omicidio, se non la sua malattia. Ora il pm e la difesa potrebbero richiedere una perizia psichiatrica al gip.