Le attività svolte nel 2023 dalla VII Delegazione Valtellina – Valchiavenna del Cnsas – Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico sono state numerose. In totale, sono stati effettuati 316 interventi, con il triste bilancio di 22 persone decedute. Questo numero rappresenta un lieve aumento rispetto all’anno precedente, quando gli interventi furono 308, con 18 persone decedute, ma una riduzione rispetto al 2021, quando gli interventi furono 376, con 19 persone decedute. Nel complesso, sono state soccorse 337 persone e sono stati effettuati 25 interventi di ricerca.

Oggi, venerdì 19 gennaio 2023, sono stati resi noti i dati relativi a queste attività. È importante sottolineare che i nostri tecnici hanno messo a disposizione un totale di 9053 ore-uomo, di cui 151 sono state svolte da medici e infermieri del Cnsas. I soccorritori sono stati attivati ben 1862 volte.

A livello locale, le dieci stazioni che operano in provincia di Sondrio hanno registrato i seguenti numeri di interventi: Aprica 5, Bormio 35, Chiavenna 25, Livigno 23, Madesimo 30, Morbegno 43, Sondrio 39, Valfurva 35, Valmalenco 45 e Valmasino 36. È evidente che l’attività di soccorso è stata distribuita in modo equo su tutto il territorio.

Analizzando le principali cause di soccorso, possiamo notare che la caduta è stata responsabile del soccorso di 103 persone, corrispondenti al 30,6% del totale. Seguono il malore, con 40 persone soccorse (11,9%), e la scivolata, con 39 persone soccorse (11,6%). È interessante notare che 39 persone sono state soccorse per perdita dell’orientamento, 22 per incapacità, 12 per sfinimento, 11 per ritardo e 5 per maltempo. Tutte queste situazioni potrebbero essere in gran parte prevenute con un approccio più attento all’andare in montagna.

Altre cause di soccorso includono 13 persone soccorse per caduta di sassi, 11 per precipitazione, 7 per valanga e 6 per scivolata su neve. Le altre cause hanno numeri inferiori.

Se consideriamo le attività coinvolte, possiamo notare che l’escursionismo è la più frequente, con 141 persone soccorse (8,2% del totale). Seguono gli alpinisti (39), i cercatori di funghi (32), i praticanti di mountain-bike (31), gli sciatori d’alpinismo (20) e gli sciatori fuori pista (16). Altre attività che richiedono soccorso sono il torrentismo (10), la residenza in alpeggio (10) e l’arrampicata sportiva (5).

In conclusione, l’attività del Cnsas nella zona della Valtellina – Valchiavenna è stata intensa nel 2023, con un aumento degli interventi rispetto all’anno precedente. È importante ricordare l’importanza di praticare le attività in montagna in modo sicuro e responsabile, per evitare situazioni di pericolo e ridurre al minimo il bisogno di soccorso.

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