Lavinia Limido, 37 anni, è attualmente in terapia intensiva generale con una prognosi riservata ma stabile. Dopo essere stata sottoposta a un lungo intervento chirurgico a causa delle estese lesioni al volto e al collo causate da uno sfregio con un coltello, la madre Marta Criscuolo ha rassicurato i parenti e gli amici attraverso i social, annunciando che la figlia è fuori pericolo. Tuttavia, i segni delle ferite sono ancora evidenti e ci vorrà tempo per una completa guarigione.
Il presunto responsabile di questa terribile aggressione è l’ex marito di Lavinia, Marco Manfrinati, che è attualmente in custodia cautelare e accusato di omicidio volontario aggravato e tentato omicidio. Secondo quanto riportato dall’avvocato della famiglia Limido, Fabio Ambrosetti, la storia di violenza iniziò due anni fa con denunce per maltrattamenti in famiglia e stalking. Nonostante fossero state prese misure restrittive nei confronti di Manfrinati, le minacce e le intimidazioni nei confronti di Lavinia e della sua famiglia sono continuate.
La situazione si è infine trasformata in tragedia con l’aggressione che ha portato alla morte del padre di Lavinia, Fabio Limido, e alle gravi lesioni riportate dalla donna. La famiglia e gli amici si sono stretti intorno a Lavinia, sperando in una pronta guarigione e che giustizia venga fatta per gli atti di violenza subiti. La vicenda di Lavinia Limido è un triste esempio delle conseguenze devastanti della violenza domestica e dello stalking, che devono essere combattuti con determinazione e fermezza.