La Lombardia, regione del Nord Italia, si conferma al primo posto per reati ambientali, secondo il Rapporto Ecomafia 2024. Con quasi 2.000 reati ambientali registrati nel 2023, la regione rappresenta il 5,6% del totale nazionale, evidenziando la gravità delle attività criminali legate all’ambiente.

I dati allarmanti elaborati dal sistema “Ross1000, Polis-Regione Lombardia” e dall’Ufficio Analisi Economiche della Camera di Commercio mostrano che sono state denunciate quasi 2.000 persone, con 49 arresti e numerosi sequestri e sanzioni amministrative. Brescia risulta essere la provincia con il maggior numero di reati ambientali, seguita da Milano e Bergamo, ma anche Lecco e Varese presentano dati significativi.

Nel settore del cemento, la Lombardia registra 880 reati, con Brescia e Varese in testa per il numero di reati. La Presidente di Legambiente Lombardia, Barbara Meggetto, ha sottolineato l’importanza di affrontare con determinazione questa situazione, evidenziando la gravità delle attività criminali legate all’ambiente e la necessità di un intervento deciso da parte delle autorità.

Il Rapporto Ecomafia 2024 rappresenta dunque un appello alla vigilanza e alla prevenzione della criminalità ambientale, affinché il territorio lombardo possa essere protetto e preservato per le generazioni future. Sono necessarie misure concrete per contrastare questa forma di criminalità e garantire la tutela dell’ambiente e della salute pubblica.

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