Una storia di violenza domestica e minacce pesantissime è emersa ieri in tribunale a Brescia, raccontata da una delle quattro sorelle pakistane coinvolte. Nel processo contro i genitori e il fratello per maltrattamenti in famiglia e tentata induzione al matrimonio, la giovane ha riferito di essere stata minacciata di essere mandata in Pakistan e costretta a sposarsi contro la sua volontà.

Le violenze subite, le minacce e la pressione per accettare un matrimonio combinato sono emerse durante la testimonianza della ragazza in aula. Ha raccontato di essere stata costretta a fare le preghiere alle sorelle cinque volte al giorno, di essere stata picchiata e minacciata di finire come una ragazza ribelle.

La giovane ha anche parlato della sua decisione di non denunciare prima la situazione, per paura di lasciare le sue sorelle indifese. Ora, chiede che le sue sorelle vengano affidate a lei e spera di trovare un lavoro stabile per poter garantire loro un futuro migliore.

Questa vicenda, emersa per la prima volta nel 2019 grazie a Bresciaoggi, evidenzia ancora una volta il problema dei matrimoni combinati e delle violenze familiari, un fenomeno purtroppo ancora troppo diffuso in alcune comunità. Speriamo che la testimonianza coraggiosa di questa ragazza possa portare giustizia e cambiamento per lei e le sue sorelle.

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