La polizia di Stato ha portato a termine con successo un’operazione volta a smantellare una vasta rete di spaccio di cocaina che agiva principalmente nella zona di Livigno, in provincia di Sondrio, e sulle rinomate piste da sci della Valtellina. L’operazione, chiamata “Apre’s-ski”, ha portato all’arresto di sette persone che sono state messe in carcere, cinque ai domiciliari e una sottoposta a obbligo di dimora.

Dopo una lunga indagine, la polizia è riuscita a delineare il modus operandi di questa rete di narcotraffico, che operava tra Livigno, Torino e Bruxelles. Gli inquirenti hanno spiegato che il gruppo criminale agiva con estrema audacia, coinvolgendo anche donne che vendevano la droga in presenza dei propri figli neonati.

A capo di questa rete di traffico c’era un latitante ricercato per omicidio, legato alla potente mafia degli Scutari. Quest’organizzazione criminale, originaria della città albanese di Scutari, era interessata ai grandi profitti che potevano derivare dallo spaccio in una località turistica così rinomata e frequentata come Livigno.

I vertici di questo gruppo criminale si vantavano pubblicamente sui social media, condividendo immagini che mostravano armi d’assalto e denaro proveniente dalle attività illecite di spaccio.

I dettagli di questa operazione saranno resi noti oggi alle 11 durante una conferenza stampa convocata in questura a Sondrio, dal dirigente della Squadra Mobile, Niccolò Battisti.

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