Le forze dell’ordine hanno concluso con successo l’operazione di polizia economica-finanziaria denominata “easy car”, che ha portato al sequestro di beni per un valore di circa 7,6 milioni di euro e all’arresto domiciliare di due principali indagati. L’indagine ha rivelato un’attività fraudolenta nel settore della commercializzazione di autovetture di lusso, coinvolgendo società italiane, tedesche, ceche e sammarinesi. Gli indagati hanno eluso il pagamento dell’IVA attraverso artificiosi meccanismi, rendendo invisibili i veicoli agli occhi dell’Agenzia delle Entrate. L’operazione ha coinvolto diverse persone fisiche e giuridiche, portando al sequestro di beni e alla messa in atto di misure cautelari. La Guardia di Finanza di Varese ha condotto l’indagine in stretta collaborazione con la Procura della Repubblica Europea di Milano, dimostrando impegno nella lotta all’evasione fiscale e alla frode finanziaria. La colpevolezza degli indagati sarà accertata solo con una sentenza definitiva, che potrebbe comportare la confisca dei beni illecitamente accumulati. La Procura europea (EPPO) si occupa di indagare e perseguire i reati che danneggiano gli interessi finanziari dell’Unione Europea.

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