Massimo Adriatici, l’ex assessore comunale leghista alla Sicurezza di Voghera, è alla sbarra con l’accusa di eccesso colposo di legittima difesa per aver ucciso Youns El Boussettaoui con un colpo di pistola. Il tragico evento è avvenuto il 20 luglio 2021 a Voghera e ora il processo è in corso al Tribunale di Pavia. Durante l’udienza, la proposta di giustizia riparativa è stata rigettata dalla giudice Valentina Nevoso, nonostante la volontà della vedova del defunto di accettare un eventuale percorso di mediazione.
Adriatici ha sempre sostenuto di aver agito in legittima difesa, mentre la famiglia di El Boussettaoui ritiene che si tratti di omicidio volontario. Nonostante la mancata accettazione della giustizia riparativa, l’imputato ha deciso di raggiungere un accordo economico con la vedova, che ha ritirato la costituzione di parte civile. Restano comunque costituiti il padre, la madre e i fratelli di El Boussettaoui.
Durante l’udienza sono stati ascoltati diversi testimoni, tra cui persone presenti sul luogo dell’incidente e forze dell’ordine intervenute. Si proseguirà con l’audizione di altre cinquanta persone chiamate a testimoniare al processo. L’avvocato della famiglia della parte offesa ha commentato che il processo sta seguendo il corso atteso.
Adriatici, che deteneva regolarmente la pistola con cui ha sparato, ha sempre sostenuto di aver agito in legittima difesa dopo una discussione con El Boussettaoui. La difesa dell’imputato sostiene la tesi della legittima difesa, mentre i familiari della vittima credono che si tratti di omicidio volontario. La vicenda continua a tenere banco nei tribunali, mentre la famiglia di El Boussettaoui cerca giustizia per la morte del loro caro.