Un uomo di 44 anni di Ravenna è stato portato in tribunale con l’accusa di pornografia minorile. Il pubblico ministero sostiene che l’uomo abbia ottenuto immagini esplicite da due minorenni attraverso i social media. Le vittime, una ragazza di 16 anni di Ravenna e una di 17 anni della provincia di Pavia, sono state ingannate dall’uomo che si è fatto passare per un loro coetaneo.

Le indagini sono state avviate dopo che i genitori della ragazza di 16 anni hanno notato comportamenti sospetti e hanno deciso di denunciare l’uomo, un amico di famiglia. Un investigatore privato ha scoperto delle immagini compromettenti nel computer della ragazza, che ha portato alla luce il terribile comportamento dell’uomo.

La polizia ha scoperto che l’uomo si fingeva un ragazzo di 20 anni di Milano, Andrea, con cui la ragazza credeva di chattare. Nel suo computer sono state trovate diverse immagini di altre ragazze, ma non è stato possibile stabilire se fossero minorenni. Inoltre, l’uomo è accusato anche di spaccio aggravato per aver condiviso droghe con la ragazza di 16 anni.

Questo caso è solo l’ennesimo esempio di come i social network possano essere utilizzati per fini criminali, mettendo a rischio la sicurezza e l’integrità dei minori. È importante che i genitori siano sempre vigili e attenti ai comportamenti online dei propri figli, per evitare che cadano vittime di individui senza scrupoli come in questo caso.

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