La Polizia Locale di Milano ha identificato il graffitaro conosciuto come “Sayer”, dopo un lungo periodo di indagini. Le sue opere erano state segnalate su diversi edifici della città, come la scuola primaria Pimentel e l’Istituto Vespucci. Grazie al contributo dei cittadini e dei comitati locali, è stato possibile seguire le tracce lasciate dal giovane writer e individuarne l’abitazione, dove la sua firma era ben visibile vicino al portone.

Una perquisizione domiciliare ha confermato le prove raccolte: bombolette di vernice spray, scritte sui muri della camera e foto delle sue opere su pc e cellulare. Di fronte alle evidenze, il giovane ha confessato e è stata presentata la denuncia.

Questa operazione dimostra l’importanza della collaborazione tra le forze dell’ordine e la comunità locale nel contrastare atti vandalici e illegali come il graffiti. La città di Milano si impegna a preservare il decoro urbano e a punire coloro che lo violano.

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