Una storia di violenza e abusi si è svolta nell’aula del tribunale di Busto Arsizio, dove una giovane vittima ha raccontato il suo terribile calvario. Quello che doveva essere il primo amore, un sentimento adolescenziale fatto di sogni e passione, si è trasformato in un incubo di violenza e soprusi.

La ragazza, all’epoca quasi quindicenne, ha conosciuto il suo aguzzino a scuola, dove è nata un’infatuazione reciproca. Ma presto il ragazzo ha mostrato il suo vero volto: poco interesse per i sentimenti e molta brama di sesso, anche contro la volontà della giovane. Abusi sessuali e botte sono stati il triste scenario di questa relazione, che ha lasciato segni profondi nella vita della ragazza.

Dopo aver trovato il coraggio di confidarsi con la madre, la giovane ha iniziato un percorso per uscire da quell’inferno. Abbandonata la scuola e affrontato problemi di anoressia, la ragazza ha trovato nella denuncia la forza di reagire e cercare giustizia.

Oggi, a distanza di dieci anni, la vittima ha finalmente avuto la possibilità di raccontare la sua storia in aula, portando alla luce la violenza subita e le conseguenze devastanti che ha dovuto affrontare. La madre ha testimoniato le difficoltà e il dolore vissuto dalla figlia, cercando di dare voce alla sofferenza e alla rabbia di una giovane donna che ha dovuto affrontare un’esperienza terribile.

La lotta contro la violenza sulle donne e sui minori deve essere un impegno costante della società, affinché storie come questa non si ripetano e le vittime possano trovare il coraggio di denunciare e ottenere giustizia. Soltanto così si potrà combattere questa piaga sociale e proteggere chi è più vulnerabile.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui