L’indagine condotta dalla Dda di Milano e dalla Dna ha portato alla luce un vero e proprio mercato delle informazioni riservate con dimensione imprenditoriale. Secondo il procuratore nazionale antimafia, Giovanni Melillo, questa indagine permette di comprendere meglio questa situazione allarmante. L’operazione dei carabinieri di Varese ha portato a sei misure cautelari, eseguite con successo dal nucleo investigativo. Tra gli indagati figurano personaggi di spicco come Leonardo Maria Del Vecchio e Matteo Arpe. Sono state prelevate migliaia di informazioni dalle banche dati nazionali, coinvolgendo anche ex dipendenti di società di investigazione. Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha sottolineato l’importanza di allineare la legislazione con la tecnologia per contrastare i malintenzionati sempre più avanzati. La lotta contro il crimine informatico è in continua evoluzione e richiede un impegno costante da parte delle autorità competenti.