Il mese scorso, l’avvocato Giacomo Maj ha ricevuto una lettera di minacce recapitata da Verona, firmata da un mittente sconosciuto. La missiva, scritta al computer e chiusa in una busta, contiene minacce dirette nei confronti dell’avvocato difensore di Moussa Sangare, un uomo di origini africane attualmente detenuto per l’omicidio di Sharon Verzeni avvenuto a Terno d’Isola.

Nella lettera, il mittente afferma di essere affetto da una grave forma di psicosi e minaccia di recarsi nello studio dell’avvocato per “spaccargli la testa” se continuerà a difendere il suo cliente. Si fa riferimento anche ad altri casi di immigrati criminali che sarebbero sfuggiti alla giustizia grazie a presunte malattie mentali simulate.

L’autore della lettera invita l’avvocato a rinunciare alla difesa di Sangare, sostenendo che se ciò avvenisse, lui e la sua famiglia sarebbero lasciati in pace. Il tono minaccioso e violento della lettera è fonte di preoccupazione per l’avvocato e per la sua sicurezza.

Le autorità competenti stanno indagando sull’origine della lettera e sulle minacce contenute al suo interno. Nel frattempo, l’avvocato Maj continua a difendere il suo cliente con determinazione, non lasciandosi intimidire dalle minacce ricevute.

La vicenda mostra ancora una volta quanto sia importante la difesa legale in un sistema giudiziario basato sul rispetto della legge e dei diritti di ogni individuo, indipendentemente dalla gravità dei reati di cui è accusato. La professione di avvocato comporta spesso rischi e sfide, ma è fondamentale per garantire un processo equo e giusto per tutti.

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