Il centro culturale di via Crema a Casalpusterlengo è al centro di una controversia che va avanti da anni. La questione risale alla ristrutturazione del fabbricato dismesso al di là della ferrovia, che è diventato un luogo di preghiera per la comunità islamica. Tuttavia, un’ordinanza municipale del gennaio 2019 ha intimato di ripristinare il luogo alla sua vocazione urbanistica originaria, ossia a servizi tecnologici, in quanto l’utilizzo come spazio di preghiera andava contro le norme del Piano di governo del territorio.

Dopo un primo ricorso al Tar, che ha dato ragione al Comune, i rappresentanti della comunità islamica hanno presentato ricorso al Consiglio di Stato. La questione sembra destinata a protrarsi ancora a lungo, con entrambe le parti costrette a resistere in giudizio.

La controversia ha origini ancora più remote, quando gli islamici pregavano in un piccolo locale di via Fugazza e il Comune li aveva invitati a trovare una sede più idonea. Questo ha portato alla ristrutturazione dell’immobile di via Crema, dando il via a una lunga battaglia legale che sembra non avere fine.

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