Una giovane keniana di diciannove anni, residente a Carugate, è stata fermata dalla polizia di Stato mentre stava per imbarcarsi su un volo diretto in Turchia, con l’intenzione probabilmente di unirsi alle milizie del terrorismo islamista in Medio Oriente. L’indagine è stata avviata dopo il monitoraggio dei suoi video di propaganda radicale pubblicati sui social media, che hanno attirato l’attenzione degli agenti antiterrorismo.

La ragazza, ospite di una Comunità di accoglienza e proveniente da un difficile contesto familiare, aveva rapidamente abbracciato idee radicali e progettato il viaggio in Turchia per raggiungere i fronti di guerra dei gruppi jihadisti. L’analisi dei tabulati del suo cellulare ha confermato le sue relazioni con soggetti nel Medio Oriente che avrebbero facilitato il suo trasferimento.

Dopo due tentativi infruttuosi a Malpensa, la giovane è riuscita ad acquistare un biglietto per Istanbul partendo dall’aeroporto di Orio al Serio. L’accusa nei suoi confronti è di arruolamento con finalità di terrorismo, e l’operazione è stata eseguita grazie alla collaborazione tra la Digos di Milano e la Polizia di prevenzione.

Questa vicenda dimostra come il monitoraggio costante degli ambienti radicali online sia fondamentale per prevenire e contrastare il terrorismo, e come le azioni delle forze dell’ordine siano cruciali per garantire la sicurezza di tutti i cittadini.

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