La rete di neonazisti faceva l’apologia del Mein Kampf
Un gruppo di giovani italiani, tra i 17 e i 24 anni, è stato indagato per aver diffuso idee naziste e fasciste sulla piattaforma di messaggistica Telegram. Questi giovani propugnavano concetti basati sulla superiorità della razza bianca e sull’odio razziale verso gli ebrei, incitando anche alla violenza per motivi etnici e razziali.
La maggior parte dei membri della rete sono studenti universitari iscritti a diverse facoltà, come Lingue, Storia, Filosofia, Lettere Classiche e Veterinaria. Uno dei membri è ancora minorenne, un diciassettenne che frequenta ancora le superiori.
Durante le perquisizioni sono state trovate copie del Mein Kampf, il libro in cui Hitler esponeva il suo pensiero politico nel 1925, insieme a un tirapugni e bandiere fasciste e naziste. Le indagini sono state coordinate dal pubblico ministero Leonardo Lesti e eseguite dalla Polizia postale della Lombardia insieme alla Digos.
I giovani erano attivi su diversi canali Telegram, con nomi come “Tricolore del sangue italico”, “Ordine Attivo Terzista”, “Spirito Fascista”, “Rinascita Popolare Italiana” e “Sangue e Suolo”. All’interno di questi canali venivano pubblicati contenuti nazionalsocialisti, suprematisti, razzisti ed antisemiti, con continui incitamenti alla discriminazione e alla violenza per motivi razziali ed etnici.
Nonostante ciò, non risultano atti di violenza compiuti dai membri di questa rete. La polizia ha sottolineato l’importanza di monitorare attentamente queste situazioni per prevenire la diffusione di ideologie estremiste e la commissione di atti violenti.