Il Comune di Limbiate ha deciso di costituirsi parte civile nel processo per la morte di Luca Attanasio, ambasciatore d’Italia in Congo. Attanasio, originario di Saronno e cresciuto a Limbiate, era morto in un conflitto a fuoco durante una missione umanitaria nell’est del Paese africano. I responsabili dell’omicidio, un gruppo di banditi locali, erano già stati condannati in Africa. Ora, a Roma si sta svolgendo il processo nei confronti di due funzionari dell’Onu, accusati di omicidio colposo per non aver garantito le necessarie misure di sicurezza all’ambasciatore durante la sua missione. La Giunta limbiatese ha deciso di costituirsi parte civile “visto il grande spessore umano e l’altissima professionalità che contraddistinguono la figura del giovane ambasciatore, ucciso nell’esercizio delle proprie funzioni quale servitore dello Stato Italiano, ritiene non solo un dovere istituzionale, ma un atto di giustizia e di amore la costituzione quale parte civile in detto procedimento penale del Comune di Limbiate, città del diplomatico”. Attanasio era stato ucciso in un attentato in Congo insieme al carabiniere della scorta e all’autista il 22 febbraio 2021.

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