Il coltello con cui Andrea Bossi è stato assassinato a Cairate è finalmente stato ritrovato dopo mesi di ricerche. L’arma del delitto è stata individuata in una strada di campagna non lontano dalla casa della vittima. I due sospettati, Douglas Carolo e Michele Caglioni, sono in carcere da febbraio e hanno dato indicazioni per il ritrovamento del coltello, ma entrambi si accusano a vicenda dell’omicidio.

L’analisi dei tabulati telefonici e delle immagini di videosorveglianza ha permesso alla Procura di ricostruire minuto per minuto la sequenza degli eventi che hanno portato alla morte di Bossi. Il ritrovamento dell’arma del delitto potrebbe ora aiutare a chiarire definitivamente cosa sia accaduto quella notte.

La collaborazione di Caglioni con gli inquirenti ha portato alla scoperta del coltello, mentre Carolo ha sostenuto di non essere stato lui ad uccidere Bossi. Le indagini sono ancora in corso per stabilire il grado di coinvolgimento dei due sospettati e le loro precise responsabilità.

Il ritrovamento dell’arma del delitto è un passo importante nella ricerca della verità su questo tragico evento avvenuto a Cairate. La giustizia potrà finalmente fare luce su questa terribile vicenda che ha sconvolto l’intera comunità.

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