La morte dell’operaio peruviano a Bagolino: aperto fascicolo per omicidio colposo

La Procura di Brescia ha aperto un fascicolo sulla morte dell’operaio 27enne di origini peruviane, Pablo Alejandro Inga Pari, morto folgorato a Bagolino mentre effettuava alcuni lavori su un traliccio dell’alta tensione in un appalto esterno di Terna. L’uomo, dipendente della Roda di Pontevico, era al lavoro insieme ad alcuni colleghi peruviani quando è stato colpito da una scarica elettrica.

Il sostituto procuratore Erica Battaglia ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e ha iscritto nel registro degli indagati tutte le persone responsabili della sicurezza del cantiere. L’incidente è avvenuto a Ponte Caffaro, in via Campini, intorno alle 15 di giovedì 17 ottobre. Nonostante i soccorsi tempestivi da parte dei colleghi e degli operatori sanitari giunti sul posto, il 27enne è deceduto durante il trasporto in elicottero.

Questo tragico incidente sul lavoro, l’ennesimo nel Bresciano, ha scatenato la reazione dei sindacati CGIL, CISL e UIL, che hanno stigmatizzato la mancanza di sicurezza nei cantieri e hanno chiesto un “cambio di passo” da parte del Governo nelle politiche per la sicurezza del lavoro. La morte di Pablo Alejandro Inga Pari è un duro colpo per la comunità lavorativa e pone l’accento sulla necessità di garantire condizioni di lavoro sicure per tutti i lavoratori, senza distinzioni di provenienza o nazionalità.

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