Gli attacchi violenti sui treni sono purtroppo sempre più frequenti e preoccupanti. L’ultimo episodio si è verificato martedì sera su un treno che partiva da La Spezia con destinazione Como. Un giovane di 19 anni, con precedenti penali per rissa, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, ha iniziato a minacciare i passeggeri. Purtroppo, tre di loro sono stati accoltellati senza motivo apparente dallo stesso giovane.
Fortunatamente, il capotreno ha prontamente segnalato l’accaduto e gli agenti della Polfer e della Polizia sono intervenuti e hanno arrestato l’aggressore. Tuttavia, questi episodi di violenza sui treni sono sempre più frequenti e richiedono una risposta decisa.
Il Ministro Salvini ha annunciato l’assunzione di circa 2.100 nuovi agenti di sicurezza, e sarebbe opportuno che una buona parte di questi fosse destinata ai treni. Le forze dell’ordine attualmente presenti sono troppo poche per contrastare l’alto tasso di criminalità che si verifica quotidianamente sui treni.
Un’altra soluzione potrebbe essere quella di militarizzare le carrozze dei treni, utilizzando il personale di “Strade Sicure” con il potere di fermo e arresto. Questa misura darebbe un chiaro segnale di sicurezza ai passeggeri e potrebbe dissuadere i criminali dall’agire.
Anche il Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha recentemente richiesto l’intervento dei militari sui treni, e sarebbe opportuno che l’attuale numero di agenti di Polizia Ferroviaria fosse almeno raddoppiato, se non triplicato.
In ogni caso, è necessario che venga garantita la sicurezza sui treni, un mezzo di trasporto fondamentale per molti cittadini. Non si può più accettare che episodi di violenza come quello di martedì sera accadano impunemente. Serve una risposta decisa e forte per garantire la sicurezza dei passeggeri.