Tragedia a Lodi: operaio muore a causa del caldo

Un triste episodio ha colpito la città di Lodi, dove un operaio di 44 anni è deceduto a causa di un malore mentre stava tracciando la segnaletica stradale. La temperatura, che sfiorava i 40 gradi “percepiti”, sembra essere stata la causa principale del decesso.

Il collega dell’uomo ha immediatamente prestato soccorso e l’operaio è stato trasportato in ospedale, ma purtroppo ogni tentativo di rianimazione è stato vano e il suo decesso è stato dichiarato. Secondo quanto emerso, il malore è stato attribuito alla cappa di caldo che da giorni si abbatte sulla città.

Il segretario del sindacato Feneal Uil Milano, Lodi, Pavia e Cremona, Salvatore Cutaia, ha commentato l’accaduto affermando che si tratta di una morte che poteva essere evitata. Ha sottolineato che i mezzi per prevenire situazioni del genere sono disponibili, come ad esempio la cassa integrazione, la sospensione del lavoro e le precauzioni che possono essere prese in cantiere. Cutaia ha concluso dicendo che è triste dover piangere la morte di un lavoratore che stava semplicemente svolgendo il suo lavoro.

Anche il segretario nazionale di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni, ha espresso il suo dispiacere per l’accaduto. Ha affermato che non si può morire sul lavoro, né a causa del caldo e ha sottolineato che in questi giorni si è di fronte a un’onda di caldo anomalo e insopportabile. Fratoianni ha suggerito che durante le ore più calde vengano adottate tutte le precauzioni necessarie per evitare tragedie come quella avvenuta a Lodi.

È importante ricordare che la sicurezza dei lavoratori deve essere sempre una priorità e che devono essere prese tutte le misure necessarie per garantire il loro benessere, soprattutto in situazioni di estrema temperatura come quella che si è verificata a Lodi.

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