Maltempo: danni ingenti nel Cremasco dopo il nubifragio
I giorni successivi al violento nubifragio che ha colpito il territorio del Cremasco sono dedicati al conteggio dei danni. La Regione Lombardia ha dichiarato lo stato di emergenza per la calamità naturale, mentre i Comuni più colpiti, come Sergnano, Pianengo e Rivolta, hanno avviato le procedure per richiedere i risarcimenti a coloro che hanno subito danni. Anche nelle campagne la situazione non è migliore, e saranno necessarie risorse per riparare i danni alle colture causati dal vento, dalla grandine e dalla pioggia.
I Vigili del Fuoco hanno svolto un lavoro straordinario, intervenendo senza sosta sin dalla notte di lunedì. Sono stati numerosi gli interventi per case senza tetti e strutture danneggiate a Rivolta, Pianengo e Sergnano, alberi caduti ovunque, auto distrutte, balconi e parti di edifici crollati, come a Dovera, e aziende allagate. Si è trattato di uno scenario apocalittico che si è ripetuto anche nella notte successiva. Questa volta, per fortuna, l’ondata di maltempo violento ha risparmiato il territorio dell’Adda e del Serio, colpendo invece il Cremonese. I pompieri non hanno avuto tregua e hanno lavorato instancabilmente.
Si attende il report di Coldiretti e delle associazioni di categoria del settore agricolo e zootecnico. I danni stimati già superano quelli dell’ondata di maltempo del 2022, che ammontavano a 6 miliardi di euro, dopo il nubifragio di sabato e il violento acquazzone di venerdì. Dopo la mattina di paura di martedì, la situazione è sicuramente peggiorata e si è fatta ancora più grave.
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