Tragedia sulla tangenziale di Sondrio: salma di una donna riconsegnata ai famigliari senza autopsia
La salma di Shahila Shahin, una donna di 31 anni originaria del Bangladesh ma residente a Dubai negli Emirati Arabi Uniti, è stata riconsegnata ai famigliari senza essere sottoposta ad autopsia. Shahila Shahin è rimasta vittima di un grave incidente stradale avvenuto giovedì 10 agosto sulla tangenziale di Sondrio. La Procura di Sondrio, guidata dal sostituto procuratore Stefano Latorre e dal procuratore Piero Basilone, ha stabilito che la donna è morta sul colpo a causa dell’incidente. Non sono stati necessari ulteriori accertamenti autoptici.
La bara con il corpo di Shahila Shahin è stata trasportata a Milano-Malpensa per essere imbarcata su un volo diretto a Dacca, in Bangladesh, da dove proseguirà verso la sua città natale, Chattogram. Inizialmente, i parenti della donna volevano effettuare un’autopsia, ma alla fine hanno accettato la decisione della Procura.
La tragedia si è verificata quando la Opel Crossland su cui viaggiava Shahila Shahin si è scontrata frontalmente con un autocarro della Del Dosso trasporti generale di Piateda, che procedeva in senso opposto. Non ci sono segni di frenata sull’asfalto, quindi si ipotizza che l’incidente sia stato causato da un malore o da un colpo di sonno del conducente dell’auto. L’autista dell’autocarro ha cercato di evitarlo sterzando a sinistra, ma non ci è riuscito.
Nell’incidente sono rimaste ferite altre due persone, l’autista dell’autocarro e un’altra donna del Bangladesh che viaggiava dietro a Shahila Shahin. Entrambi sono stati portati in ospedale, ma le loro condizioni non sono gravi.
Le indagini della Polizia stradale di Sondrio sono ancora in corso per ricostruire l’accaduto. La tragedia ha sconvolto tutti coloro che erano giunti in Valtellina per trascorrere una vacanza e che avevano noleggiato due auto a Milano. Ora, la famiglia di Shahila Shahin dovrà affrontare il dolore della perdita e prepararsi per il funerale che si terrà in Bangladesh.