Quindici ragazzi stranieri sono rimasti in attesa per ore in viale Roosevelt prima di essere accolti da don Giusto a Rebbio. Durante le operazioni di identificazione in questura, i ragazzi hanno dichiarato di essere tutti minorenni. Durante la loro permanenza sul marciapiede, sono stati assistiti dai volontari di “Como Accoglie” che hanno offerto loro tè e biscotti. Questo episodio evidenzia la situazione dei “minori stranieri non accompagnati”, che sono sempre meno desiderati dalle istituzioni. Il Governo non sa come gestirli, i Comuni non li vogliono e Palazzo Cernezzi non fa eccezione. I volontari hanno cercato di contattare l’amministrazione comunale, ma sono riusciti a farlo solo nel tardo pomeriggio. Fortunatamente, don Giusto Della Valle è intervenuto e ha offerto loro un posto dove dormire e un pasto caldo. Non si sa da dove e con quali mezzi i ragazzi siano arrivati, ma la maggior parte di loro parla solo arabo, rendendo difficile lo scambio di informazioni. Solo due dei ragazzi tunisini parlano un po’ di francese. I ragazzi egiziani, invece, sono silenziosi e sembrano più deboli degli altri. Sembrano dormire in vari luoghi tra ex Ticosa e capannoni limitrofi. Le loro storie sembrano poco plausibili e sembrano nascondere dei segreti. Nonostante il via libera della questura, i volontari hanno dovuto ottenere un’eccezione per poterli trasportare in macchina, poiché sono considerati clandestini. Ora si attende di sapere quale sarà il loro destino.