Il piroscafo Patria rappresenta un paradosso che potrebbe essere risolto in sole 3-4 settimane, ma l’ente responsabile della navigazione sul lago di Como nega da ben 33 anni ogni forma di collaborazione per la sua salvaguardia. È quanto afferma Flaminio Borgonovo, professore in pensione del Politecnico di Milano e esperto di vapore, che ha collaborato con la Famiglia Comasca nella lotta per il Patria sin dal 1996.

Secondo Borgonovo, la situazione attuale è allucinante e le ultime notizie che hanno portato i privati a rinunciare al progetto di sistemazione hanno spinto l’esperto a intervenire per chiarire alcuni aspetti tecnici della vicenda. Nonostante la soluzione positiva per il recupero del piroscafo si profilasse all’orizzonte, quest’ultima è stata lasciata sfuggire per un soffio.

Il professore sottolinea che i lavori necessari per rimettere in funzione il Patria non richiederebbero più di 3-4 settimane e che la negazione della Navigazione a mettere a disposizione i propri cantieri sul lago rappresenta un ostacolo insormontabile per la salvaguardia del patrimonio storico e culturale della città di Como.

La situazione del piroscafo Patria è dunque ancora incerta e la sua sorte sembra essere legata alla buona volontà delle istituzioni locali e delle autorità competenti. La speranza è che si possa trovare presto una soluzione per salvare questo importante patrimonio della città.

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