Un uomo di 41 anni, già pluripregiudicato, è stato rintracciato grazie alle intercettazioni telefoniche in cui raccontava di aver tenuto con sé una fede nuziale in oro bianco e giallo, con tanto di pietra preziosa (almeno così pensava) presa durata la rapina, per regalarla alla sua ex fidanzata. Questo quarto componente della banda di rapinatori avrebbe commesso sei rapine ai danni di sale slot, centri scommesse e gioiellerie a Rho, Lainate e Caronno Pertusella tra novembre e febbraio 2023. Il 41enne è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Rho in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Milano.
Il primo marzo erano stati arrestati tre rapinatori, due fratelli – il 35enne Giovanni De Mattia e il 25enne Pietro, entrambi con precedenti – e il 28enne Marco Ottaiano. Secondo le indagini, il 41enne è responsabile del colpo commesso il 15 gennaio 2023 all’interno di una gioielleria del centro commerciale Rho Center di via Capuana. Cinque uomini, di cui uno armato di pistola, tutti con il volto nascosto da indumenti e maschere in lattice, entrarono nella gioielleria, puntarono l’arma contro i commessi, aprirono le vetrine, si impossessarono di monili in oro per un valore di 60mila euro e scapparono a bordo di due scooter che poche centinaia di metri dopo abbandonarono e diedero alle fiamme, proprio vicino al parco comunale Pirandello, sotto una telecamera di videosorveglianza che riprese tutto.
Per risalire all’identità del quarto complice sono state fondamentali per gli inquirenti le intercettazioni telefoniche e l’analisi del telefono cellulare. Il 41enne al telefono parlava di una fede nuziale, presa durante la rapina, per regalarla a una ex fidanzata, salvo scoprire poi che il gioiello era un campione espositivo in argento, dal valore di poche decine di euro, della stessa collezione venduta all’interno della gioielleria. L’anello era stato effettivamente regalato alla donna, la quale non sapeva nulla dell’origine di quell’anello e lo ha scoperto soltanto quando i carabinieri sono andati a casa sua e l’hanno sequestrato come prova chiave della partecipazione dell’ex alla rapina.