Claudio Trenta, noto blogger di Barlassina, ha deciso di occuparsi personalmente della riparazione di una buca sull’attraversamento pedonale tra via Monte Santo e via Trieste, dopo tre mesi di segnalazioni costanti agli uffici comunali. Nonostante la sua iniziativa abbia risolto il problema, il comune di Barlassina ha deciso di multarlo con una sanzione di 622 euro, che diventeranno 866 se non sarà pagata entro cinque giorni, per violazione dell’articolo 21 del codice della strada, poiché ha eseguito opere sulla strada comunale e sulla pertinenza della stessa senza la preventiva autorizzazione della competente autorità.

Questa non è stata la prima volta che Trenta ha avuto una diatriba con l’amministrazione comunale di Barlassina. Infatti, per una sua segnalazione in passato, gli uffici furono costretti a pagare una multa al garante della privacy. Trenta è noto per la sua attività da blogger, curando la pagina “Succede a Barlassina (ditelo al Trenta)” sulla quale raccoglie segnalazioni di ogni genere su malfunzionamenti della cosa pubblica.

Nonostante le innumerevoli situazioni segnalate da Trenta con puntigliosità, l’amministrazione sembra non aver dato la giusta attenzione. Trenta ha deciso di occuparsi della buca pericolosa per i pedoni, che si trovava proprio sul passaggio pedonale, e ha utilizzato del bitume per ripararla. Tuttavia, l’amministrazione ha deciso di multarlo per violazione del codice della strada.

Trenta non sembra essere spaventato dalla multa e intende denunciare la polizia municipale e l’amministrazione comunale per omissione d’atti d’ufficio, per non aver dato seguito alle sue segnalazioni. Il caso ha attirato l’attenzione dei media nazionali, con Le Iene, Mattino5 e Mi manda Rai3 che hanno contattato Trenta per interviste.

In conclusione, Trenta è un cittadino attento e responsabile, che non si è tirato indietro di fronte ad un problema evidente e pericoloso per i pedoni. L’amministrazione comunale, invece, sembra aver preferito multarlo piuttosto che risolvere il problema. La vicenda dimostra l’importanza di ascoltare le segnalazioni dei cittadini e di risolvere i problemi della comunità, piuttosto che multare chi cerca di fare del bene.

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